Descrizione
Catalogo per la prima edizione di PhC Capalbio Photography 2009
Foto di Don McCullin, Graciela Iturbide, Bernard Plossu, George Tatge, Andrea Botto, Leonie Purchas, Matthew Montheith, Guy Tillim, Tim Davis, Luca Campigotto, Marco Delogu, Caterina Saban, Anders Petersen, Miguel Rio Branco, Giuliano Matteucci, Franco Pinna, Matthias P. Schaller, Tazio Secchiaroli, Franco Zecchin, David Farrell, David Schivo, Dimitri Angelini, Wajih Gharbi, Gabriel Chica Rosa, Eleonora Calvelli, Federico Ciamei, Alessandro Dandini de Sylva, Sara Iannucci, Antonello Mazzei, Marco Rapaccini, Lorenzo Maccotta.
La mostra principale della prima edizione è la collettiva Just Around The Corner che riunisce 40 immagini di fotografi internazionali e si concentra su un tipo di fotografia più intima e familiare. A quei momenti in cui il fotografo si sofferma su ciò che conosce e vede da sempre, a quando restringe il campo dello sguardo sull’universo che ruota intorno alla propria casa, alla propria terra, ai propri familiari.
In sintesi a quando la fotografia non ha più bisogno dello ‘straordinario’ ma della fantastica ‘ordinarietà’ profonda della vita personale e quotidiana.
Fotografi che hanno girato il mondo, cercato stimoli in persone o situazioni lontane, creando così l’identità del loro linguaggio fotografico, avvertono la necessità di tornare a fotografare la natura ed il paesaggio proprio ‘dietro l’angolo’ della loro casa. Tutto nasce oltre dieci anni fa dalla visione della mostra di Don McCullin alla galleria Hamilton a Londra, dai suoi paesaggi del Sommerset, la campagna dove va a vivere dopo aver visto le guerre in tutto il mondo, e da lì quell’idea resta nella mia testa e cresce osservando fotografi i cui ultimi lavori vanno in questa direzione, così come anche le mie nature. Una consueta solitudine con la natura e l’osservazione costante dell’ordinario. E’ così per molti, come i cactus e i giardini lontani e vicini di Graciela Iturbide, o le famiglie di Bernard Plossu e George Tatge, e Guy Tillim che fotografa la spiaggia davanti casa. Tim Davis e Luca Campigotto, fotografi e poeti, osservano in modi così diversi alberi, prati e ghiacciai. Matthew Montheith i genitori e quello che è accanto alle loro case. E poi Andrea Botto con la grotta di Tenerano ricordo dell’infanzia in Lunigiana, Leonie Purchas che dopo aver girato famiglie di mezzo mondo approda alla casa materna e li decide di lavorare per anni, e Caterina Saban e il suo rivolgere lo sguardo al paesaggio toscano come in un tentativo di recupero di identità. Cosa passa in tutte queste fotografie? il desiderio di lavorare sul proprio mondo interiore, di stupirsi senza stupire, di emozionarsi con poco ma molto.
Oltre alla rilevante collettiva, durante ognuno dei sei week-end del festival, viene inaugurata una mostra con lavori di giovani fotografi italiani chiamati ad indagare la realtà del territorio della Maremma toscana, su temi come ‘le terre’ in cui passerà la nuova autostrada, i paesaggi dell’isola di Giannutri, una mostra collettiva sulla ‘ss1 aurelia’ nel tratto Roma-Capalbio, e un lavoro fatto da cinque immigrati storici a Capalbio che racconta in immagini la loro quotidianità.
http://www.capalbiofotografia.com/?page_id=14
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