RARE BOOK

 

Pieter Hugo, Messina / Musina

120,00 

120 pp.; 46 foto a colori; ing.
copertina rigida 31×29 cm
ISBN 978-88-95410-03-6

2007

Disponibile

 

Descrizione

[:it]

Musina è la città più a nord del Sud Africa. Sorge lungo il fiume Limpopo al confine con lo Zimbabwe. La città era un tempo conosciuta col nome di Messina, e nel 2002 il suo nome è stato cambiato per correggere l’errata trascrizione da parte dei coloni del nome del popolo Musina, che viveva prima nella regione.

Situata nel cuore del Bushveld, con le sue tenute di caccia e le miniere di diamanti, sulla più importante via di transito verso nord, è un polo di attrazione di persone disperate. Esse sono attirate da questa città per le opportunità che offre, siano esse lavorare nelle miniere o nelle tenute, controllandone i confini porosi, trafficare con il contrabbando o con gli immigrati clandestini, o ancora prostituirsi.

Nelle sue foto di persone, famiglie, interni, paesaggi e dettagli accidentali, Pieter Hugo porta avanti una riflessione sulla persistenza di ferite e cicatrici che hanno a che fare con razza, classe e identità nazionale, qui, al confine con lo Zimbabwe, un Paese in fase di autodistruzione.

Quella di Messina si può anche considerare come una situazione che riflette ampiamente le circostanze di qualsiasi comunità che si trova ad affrontare dei cambiamenti.

[:en]

Musina è la città più a nord del Sud Africa. Sorge lungo il fiume Limpopo al confine con lo Zimbabwe. La città era un tempo conosciuta col nome di Messina, e nel 2002 il suo nome è stato cambiato per correggere l’errata trascrizione da parte dei coloni del nome del popolo Musina, che viveva prima nella regione.

Situata nel cuore del Bushveld, con le sue tenute di caccia e le miniere di diamanti, sulla più importante via di transito verso nord, è un polo di attrazione di persone disperate. Esse sono attirate da questa città per le opportunità che offre, siano esse lavorare nelle miniere o nelle tenute, controllandone i confini porosi, trafficare con il contrabbando o con gli immigrati clandestini, o ancora prostituirsi.

Nelle sue foto di persone, famiglie, interni, paesaggi e dettagli accidentali, Pieter Hugo porta avanti una riflessione sulla persistenza di ferite e cicatrici che hanno a che fare con razza, classe e identità nazionale, qui, al confine con lo Zimbabwe, un Paese in fase di autodistruzione.

Quella di Messina si può anche considerare come una situazione che riflette ampiamente le circostanze di qualsiasi comunità che si trova ad affrontare dei cambiamenti.

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Informazioni aggiuntive

Peso 1,5 kg

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